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Iperico e Melissa

L’Abbraccio del Bene

 

di Antonio Bigliardi

 

La Verità supera le barriere e i limiti del tempo,

dona se stessa per strapparci da questo mondo perverso

e mentre noi la calpestiamo lei ci sorregge familiarmente,

attraverso un abbraccio attivo che trasforma internamente la sofferenza

e ci libera dalla schiavitù con la forza salvifica del suo Amore.

 

Antonio Bigliardi

 

L’Iperico (Hypericum perforatum) è veramente un’ottima e nobile pianta solare medicinale, conosciuta ed utilizzata da migliaia di anni, chiamata anche erba di San Giovanni e Scacciadiavoli. In effetti è una delle piante medicinali più importanti per il sistema nervoso. Risulta inoltre antivirale.

Fiorisce verso il 24 Giugno, giorno e festa di San Giovanni, solstizio d’Estate, in cui il tunnel della luce è alla sua massima apertura e le giornate sono abbondantemente soleggiate e calde.

I fiori dell’Iperico sono di colore giallo come un’elica a cinque petali che ruota a spirale verso l’alto nel momento della sbocciatura.

I petali dei fiori sono cosparsi di puntini scuri, ovvero le ghiandole contenenti la fluorescente rossa oleosa ipericina, il principio attivo antivirale e antidepressivo fondamentale in grado di migliorare la respirazione cellulare.

Particolarmente indicato per rafforzare il sistema nervoso, agisce come calmante e distensivo, deve essere considerato un buon antidepressivo vegetale senza effetti narcotici e collaterali sul sistema nervoso centrale, cosa che invece avviene con gli psicofarmaci chimici, accusati anche di indurre un grave pericolo di dipendenza.

Ricordiamo in proposito che gli psicofarmaci assunti per lunghi periodi possono dare fenomeni di rimbalzo, dipendenza, astinenza e deterioramento mentale. Una persona che assuma secondo prescrizione medica questo mix chimico di molecole sintetiche non viene di certo aiutata, anzi la si carica di tossine repressive della vitalità individuale. In questo modo non si cerca il colloquio amorevole e amico, ma si caccia a dormire e soffocare ciò che prima o poi esploderà ancora più violentemente e marcatamente. L'espressione di sofferenza fisica e psichica è mimetizzata ma sempre presente.

Moltissime persone usano tranquillanti come le benzodiazepine e psicofarmaci chimici sintetici in diversi dosaggi e già da parecchi anni. La qualità del sonno risulta compromessa immediatamente con contratture sui lineamenti del volto che abbruttiscono l'individuo causandogli inoltre vari malesseri e netta diminuzione dei sogni con segni di intontimento e affaticamento diurni, abulia e decadimento lento ma progressivo dell'umore.

Le condizioni psichiche si deteriorano a tal punto che la mente non riesce a rielaborare e rimuovere i traumi e gli stress precedentemente vissuti, rendendo schiava la persona in esame, in certi momenti simile ad un automa.

I foglietti illustrativi, con indicazioni, avvertenze, effetti collaterali, composizione e modo d’uso, scritti per una cultura medica, non vengono quasi mai letti e capiti ed evitandoli non ci si accorge del danno subito, la confezione diventa un pilastro di appoggio, ultimo legame per chi si è sempre sentito trascurato. E ancora una volta purtroppo, chi ha studiato decine di anni si comporta da incosciente, prescrivendo quest'arma farmaceutica e appoggiando la mente malata di chi l'ha concepita.

La Natura vivente agisce ben diversamente e attraverso la forza solare e gli elementi vitali dona piante medicinali depurative e risanatrici.

In caso di perdite di persone care, separazioni, depressioni, paure, solitudine, disperazione, angoscia, quando ci si sente esclusi, messi da parte, abbandonati, la tisana o la tintura madre di Iperico abbinata o unita alla Melissa, si comportano come l’amore di un Padre e di una Madre, rappresentano un abbraccio di bene per l’anima, sono un aiuto importante che rigenera, infonde positività e nuova voglia di vivere, tonificando il sistema nervoso, rimarginando le ferite morali.

Agisce da psicotonico vegetale e protettore spirituale come per ingestione di luce. Protegge dal fuoco dell’inferno e dal maligno al di sopra di ogni immaginazione poiché sradica il dolore.

L’Iperico, nutrimento di luce, aumenta la fotosensibilità in soggetti ipersensibili, quindi è bene durante una cura con questa pianta evitare di esporsi intensamente e ulteriormente ai raggi ultravioletti. Con troppa luce si può anche fare indigestione.

L’olio di Iperico si prepara riconoscendo e raccogliendo solo i fiori freschi, strofinando questi fiori fra le dita le macchiano di rosso. Si versano i fiori in un vaso di vetro assieme ad olio extravergine di oliva. Si chiude il vaso di vetro con il coperchio e si espone il tutto direttamente al sole per alcune settimane, almeno un mese, dipende dalla quantità di luce e calore in cui i vasi vengono esposti.

Durante questo periodo di esposizione al sole, l’olio si colora di rosso scuro. I fiori vengono poi strizzati e l’olio filtrato è introdotto in contenitori di vetro scuro. Mantiene il suo potere per due anni.

L’olio di Iperico non dovrebbe mai mancare in casa, in auto, nei luoghi di lavoro, nelle scuole, nelle Chiese, ovunque, è un pronto soccorso eccezionale. Ricordatevelo sempre.

Quest’olio, essendo analgesico, antinfiammatorio, cicatrizzante, antivirale ed antibatterico è ottimo per le ferite anche aperte e da taglio, piaghe, ulcere, lacerazioni, ustioni e scottature, traumi dei nervi, dolori lungo il decorso dei nervi, contratture e tensioni muscolari, sciatica, reumatismi, dolori alla schiena, lombaggine, torcicollo, colpo della strega, traumi e lesioni da sforzo, crampi, dolori al menisco, nevralgia del trigemino, gonfiori ghiandolari, commozioni cerebrali e del midollo spinale, ernia del disco, dolori al coccige, versamenti emorragici, dolori addominali dei neonati, ferite degli animali.

Un olio talmente nobile, solare e potente, fluida luce condensata, in grado di sradicare il diavolo ed il male, che alcune scuole mediche lo reputano in grado di prevenire e proteggere dal tetano.

Così scrive James Tyler Kent nella sua Materia Medica omeopatica: Quando l’estremità di un dito è stata lacerata o ammaccata, od un unghia è stata strappata via, ovvero quando un nervo ha subito direttamente un trauma per cui s’infiamma ed il dolore s’irradia lungo il suo decorso e gradatamente si estende con accessi di dolori pungenti e sfreccianti dal punto leso in ogni direzione, e questi sono intermittenti o remittenti, e la febbre accompagna questo quadro […] in tale stato non devesi mai dimenticare Hypericum ed adoperarlo a preferenza di ogni altro medicamento, e se anche si presentassero condizioni che consigliassero un atto operativo, perfino amputatorio, prima di accedervi date Hypericum. Ricordarsi sempre che Hypericum previene il tetano.

 

La Melissa (Melissa officinalis) è una dolce pianta medicinale verde, anche lei utilizzata da migliaia di anni, profumata di limone grazie al citronellale, per qualche tratto simile all’ortica, viene definita da Paracelso elisir di vita e da Jean Valnet un brevetto di longevità in quanto stimolante fisico e intellettuale. Possiede un’azione calmante e allo stesso tempo tonica sul cervello, cuore, utero, apparato digestivo, sistema nervoso.

Dispone la mente all’allegria e tonifica il cuore, accresce lo spirito vitale, sostiene e vivifica il plesso solare ed i nervi, fuga la malinconia, vince le crisi di nervi, porta ottimismo, restituisce la voglia di vivere e promuove la longevità, infonde gioia e vitalità.

I fiori di Melissa attirano le Api, sono il loro profumo prediletto. Scrive Plinio: Non v’è alcun fiore che rallegri più della Melissa.

Le foglie fresche sono uno squisito aroma per minestre e insalate, salse e piatti a base di verdure.

Famosa è l’Acqua di Melissa preparata dai Carmelitani fin dal 1611 in Rue de Vaugirard a Parigi. Rimedio popolare antivirale, digestivo, stomachico, antispasmodico, cui facevano ricorso tutte le classi sociali. Si tratta di un estratto idroalcolico composto da foglie e fiori di Melissa, radici di Angelica, scorza di Limone, Coriandolo, Noce Moscata, Cannella, Chiodi di Garofano.

La Melissa ha una particolare affinità con il sistema riproduttivo femminile in quanto facilita l’ovulazione e la fecondità, esercita un’azione regolatrice sul ciclo mestruale, ne allevia i dolori, favorisce le mestruazioni, calma le nausee della gravidanza.

Vince l’emicrania di origine digestiva e nervosa, ottima in caso di jet lag, indigestione, nausea, crisi nervose, emotività, traumi emotivi, malinconia, sincopi, vertigini, spasmi, irrequietezza, isteria, palpitazioni, agitazione, paura, ansia, stress, cefalea, irritabilità, depressione, incubi, insonnia.

Ricordatevi quindi anche della tisana o della tintura madre di Melissa, la pianta che rivolge lo sguardo al Cielo, sponsorizzata dalle Api.

Converte i sonni agitati in dolci sogni tranquilli e colorati. Rilassa. Possiede azione antivirale. Risulta vivificante, favorisce il concepimento.

Iperico e Melissa non dovrebbero mai mancare, in nessun campo, in nessuna casa, in nessuna scuola, in nessun giardino, in nessun orto, in nessun balcone. Queste semplici piante vengono utilizzate da oltre tremila anni. L’Iperico cresce spontaneo e la Melissa ama i giardini e gli orti delle case.

Entrambe rappresentano un grande aiuto per chi le sa riconoscere ed utilizzare, sono un gesto d’amore che il Cielo e la Terra ogni anno ci fanno.

Possa l’abbraccio del bene giungere ovunque e in ogni cuore.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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